D’inverno sul Po 2021

Anche in questo momento complicato, Canottieri Olona sostiene lo sport e parteciperà alla 38^ edizione della D’Inverno sul Po, manifestazione remiera dalla lunga tradizione organizzata dalla Canottieri Esperia-Torino ed inserita nel calendario FIC, in programma nel weekend del 13 e 14 febbraio a Torino.

Grazie alla collaborazione dell’allenatore Paolo Marilli, del responsabile canottaggio Giulio Sala e del suo staff, gli atleti agonisti hanno potuto continuare a prepararsi alla manifestazione anche durante il recente periodo di chiusura, e sono ora pronti alla competizione.
I canottieri che rappresenteranno i colori di Olona saranno: Riccelli Tommaso, Loi Andrea, Bellini Giacomo, Lettieri Luca, Inguscio Ethan, Grazi Elena, Faverzani Marco e Spinicci Francesca.

Auguriamo a loro una splendida esperienza all’insegna dello sport, della sana competizione e del divertimento.

TENNIS AL COPERTO: I CIRCOLI DEL NORD ITALIA SI UNISCONO PER UN RICORSO AL TAR

Consci dell’emergenza in cui tutto il Paese versa riteniamo che ogni settore abbia il diritto di tutelare la propria sopravvivenza, sottoponendo alle Istituzioni le peculiarità proprie delle singole realtà, in modo che meglio si possa legiferare su aspetti che è normale siano poco conosciuti da chi, in un momento di grande crisi come questo, è chiamato a decidere per l’intero contesto produttivo nazionale.

Come operatori del tennis vogliamo far presente che il nostro sport, da sempre, è stato considerato il più sicuro, anche nell’attuale condizione di emergenza e ingenti sono stati gli sforzi, di natura non solo economica, per adeguarci alle richieste statali relative ai presidi medici e all’adozione di tutte le misure necessarie volte a garantire la sicurezza sanitaria.

Proprio in virtù di queste premesse, lintenzione è far ripartire lintero movimento, non sono quello prettamente agonistico, con il placet delle autorità competenti affidandoci alla legge e alla scienza.

A ridosso delle festività natalizie abbiamo quindi proposto un ricorso al TAR del Lazio per ottenere la sospensiva del DPCM attualmente in vigore che consente ai circoli e alle società sportive lo svolgimento dell’attività all’aperto per tutti gli amanti del nostro sport, ma limita ai soli giocatori agonisti quella al coperto (all’interno dei palloni pressostatici e delle strutture fisse) equiparati a veri e propri locali chiusi.

Si tratta di un’iniziativa collettiva nata e sospinta da diversi club e società sportive di molte città del Nord Italia, una parte del Paese duramente colpita in questi mesi dalla pandemia e per questo motivo anche estremamente sensibile agli effetti catastrofici (sia dal punto di vista sanitario che da quello economico) che ne sono derivati e ai sacrifici che tutti noi, come associazioni e come singoli cittadini, stiamo mettendo in atto per limitare e arginare il contagio.

Fatte queste dovute premesse il ricorso al TAR del Lazio è stato presentato proprio perché auspichiamo che, alla fine, in questa partita i vincitori siano la sicurezza (delle persone e della collettività) e le basi scientifiche su cui essa deve trovare le sue fondamenta. L’obiettivo è che venga posta l’attenzione sulla profonda e marcata diversità strutturale che intercorre tra un generico luogo chiuso, accessibile da molte persone nel medesimo momento, e le strutture pressostatiche. Le metrature cambiano profondamente, il circolo dell’aria cambia profondamente, la frequentazione cambia profondamente. Tutto è diverso tranne, al momento, l’impianto normativo che ne regola la disponibilità di utilizzo.

La scienza ha già evidenziato come il tennis sia uno sport sicuro, anche se praticato al chiuso. Lo è per sua natura e caratteristiche – con i giocatori distanti decine e decine di metri l’uno dall’altro – ma lo è persino di più grazie alle misure cautelative e ai protocolli che sono stati attuati nel corso dei mesi. Misure e protocolli che sono scrupolosamente seguiti e attuati in tutte le nostre strutture.

Come è stato reso noto anche dai grandi organi di stampa, non mancano gli studi e le ricerche che suffragano questa nostra tesi. Il Corriere della Sera, per esempio, in un articolo a firma di Cristina Marrone, scrive:

 Abbiamo chiesto al professor Giorgio Buonanno, professore ordinario di Fisica tecnica ambientale all’Università degli Studi di Cassino e alla Queensland University of Technology di Brisbane (Australia), di calcolare se i flussi d’aria sotto i palloni pressostatici garantiscono un ricambio d’aria adeguato utilizzando i dati tecnici forniti da Plasteco, azienda di Milano che produce queste strutture. È emerso che sotto il pallone più piccolo da 3600 metri cubi il ricambio d’aria completo è garantito ogni venti minuti. Sotto quello più grande da 8500 metri cubi, che ospita due campi da tennis, ogni mezz’ora. «Ad ogni modo i volumi sono talmente immensi e le portate del ricambio d’aria così elevate che giocare a tennis sotto un pallone pressostatico è come giocare all’aperto, anche in presenza di più persone, come accade in una scuola tennis con quattro atleti più il maestro» chiarisce Buonanno”.

Lo studio citato è stato allegato al ricorso volto a ottenere la sospensione del DPCM. Sottolineiamo le parole del professor Buonanno: giocare a tennis sotto un pallone pressostatico è come giocare all’aperto. Lo abbiamo detto: il tennis sta nella stessa metà campo della sicurezza e della scienza. Per questo motivo è importante che venga accesa una luce chiara e che venga stimolata una discussione importante riguardo a una questione che si sta rivelando cruciale per l’industria dello sport nel Nord del Paese. Un’industria che ha un importante impatto economico, occupazionale e sociale e che non può essere vista come parte del problema che tutti insieme stiamo cercando di affrontare e superare. Al contrario: lo sport, e chi lo promuove sul territorio, è parte integrante della soluzione al problema e deve essere messo nella condizione di poter fungere da motore propulsivo affinché possiamo tutti insieme superare le sfide che i prossimi mesi ci metteranno di fronte.

Per questi motivi confidiamo che tutti siano dalla stessa parte, la parte della scienza e della sicurezza. Noi ci siamo e chiediamo al giudice amministrativo investito della questione di fornire una parola chiara sulle regole da applicare. Sì, perché noi siamo da sempre amanti e rispettosi delle regole. Il tennis è uno sport in cui si va spesso in campo senza arbitro, e ciò, perché il rispetto delle regole e del fairplay è connaturato al nostro sport.

Quello che ci interessa affermare è l’accertamento tecnico-scientifico e giuridico dell’assoluta sicurezza della pratica del tennis. Per farlo, noi – promotori per vocazione dello sport individuale per eccellenza – abbiamo deciso che questa partita la giochiamo di squadra. Tutti insieme. Distanti sì, ma uniti.

Gli aderenti all’iniziativa del ricorso al TAR del Lazio:

Tennis Club Milano Alberto Bonacossa

Milago Tennis Academy

Sporting Milano 3

Direzione Tecnica Sporting Milano 3

Tennis Club Lombardo

Junior Tennis Milano Dario Mattei Gentili

Sporting Milano 2

Quanta Club

Canottieri Olona

Canottieri Milano

Tennis Forza e Costanza 1911

Milano Tennis Academy

Sporting Corvetto

Tennis Club Ambrosiano

Sporting Milanino

Circolo Tennis Parabiago

Sport Time Lacchiarella

Tennis Club Abbiategrasso

Tennis Club 5 Pioppi

Tennis Club Sesto

Sporting Club Saronno

Harbour Club Milano

Momy Sport Village

Tennis Club Prato Fiorito

Tennis Club Marfisa

Pro Camp Italia

Monviso Sporting Club

Ronchiverdi

Centro Sportivo Dega

R.I.T.A. Tennis Academy

Comunicazione

Cari soci e clienti,

visto l’andamento della situazione epidemiologica, abbiamo stabilito di attenerci scrupolosamente al dettato del decreto e alla sua ratio, sospendendo qualsiasi attività sportiva fino al 24.11.
Sarà nostra premura aggiornarvi tempestivamente qualora venissero emanate nuove disposizioni.

A presto
Olona 1894

Sospensione attività del club

Gentili soci ed utenti,

in conformità con il decreto emanato in data 24.10.2020, tristemente comunichiamo che le attività di gruppo e individuali relative alle aree fitness e piscina saranno sospese sino al 24 novembre.

Il Club resterà chiuso nella sua totalità, in attesa di ricevere chiarimenti sulla lettera delle disposizioni che aiutino a capire se e quali tra le altre attività sportive (tennis – canottaggio – canoa) potranno invece continuare a svolgersi.
Non entriamo nel merito del nuovo indirizzo politico, ma non possiamo non sottolineare il fatto che il 22.10 u.s. sia stato emanato un nuovo e molto più stringente protocollo per lo sport di base e per l’attività motoria, da noi prontamente attuato, e che a distanza di soli tre giorni sia stata disposta la sospensione per palestre e piscine.

Vi aggiorneremo sugli sviluppi e con l’occasione porgiamo i nostri migliori saluti.

Olona 1894

segreteriaolona@olona1894.it
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